Il regalo per il 40° compleanno del fratello
Non è sempre facile scegliere un regalo, non lo è mai quando lo si cerca per una persona speciale, lo è ancora meno quando le candeline alle spalle sono ormai 40 (il che sott’intende, nella migliore delle ipotesi, almeno una 20ina di regali già scelti, impacchettati, scartati negli anni passati).
Mi scrisse Michela, parlandomi del suo desiderio di fare un dono a suo fratello per i 40 anni. Un uomo, mi spiegò, che ultimamente era un po’ scoraggiato perché il molto studio e la passione profusi nella materia che amava non erano purtroppo corrisposti con un lavoro in quel settore. Si era ritrovato ad accettarne uno completamente diverso, in un posto lontano da tutto e senza neanche dei colleghi intorno. A fargli compagnia in un archivio dimenticato, solo due gechi e un fico che fuoriusciva da un tombino.
La luce nel buio: lo studio della vicenda
Cercai di cogliere i punti di luce di questa vita apparentemente un po’ deludente. Il destinatario, mi spiegò Michela, era un appassionato cultore di storia, e nel tempo libero collaborava con una rivista di settore. Con la stessa passione collezionava fumetti d’autore, soprattutto manga, e cercava di imparare lui stesso a disegnare. Quella era una cosa che lo ripagava e lo portava via dal grigiore lavorativo. Trovai che fosse il punto più importante.
L’idea per il regalo di compleanno
Per il nostro festeggiato pensammo alla rivisitazione di uno sketchbook, quei libri in cui cioè si ammirano tutte le prove, gli schizzi e gli studi che un autore ha fatto prima di un albo. Siccome la cliente desiderava che ci fosse una storia capace di tirar su il fratello, raccontammo, con l’ausilio di disegni rigorosamente manga, di lui che alzatosi tristemente al mattino raggiunge il solito posto di lavoro, ma già lungo la strada nota alcuni strani fenomeni. All’arrivo gli pare addirittura che il suo amico geco per un attimo emani dei lampi rossi dagli occhi. A metà mattina, in un momento di pausa, il nostro protagonista scarabocchia qualcosa su un foglio e, sgomento, sente che una forza insostenibile lo cattura proprio dentro al foglio. Da allora tutto è diverso. Il geco è diventato un enorme lucertolone saggio, mentre il fico coperto di grigia polvere parla poco ma ben conosce l’amarezza di non vedere la luce del sole. Con l’aiuto dei suoi disegni cercheranno di sconfiggere il grande nemico: la polvere che copre ogni cosa. Ogni tentativo però sarà insufficiente a debellare del tutto questo avversario finché il protagonista non capirà che la polvere che i due saggi vogliono fargli sconfiggere è quella che gli si è annidata dentro. Egli capirà allora che una via di fuga è possibile da quella vita, anche senza spostarsi fisicamente di là. Che i suoi due compagni di sventura combattono la sua stessa battaglia ogni giorno. Tornato alla realtà l’uomo trova tutto come prima, fuorché un mazzo di fogli che prima non c’erano. Sono proprio gli studi che egli stesso ha fatto per la storia che ha appena vissuto: il suo personale sketchbook.
È più felice chi dona o chi riceve?
Non ho più saputo come questo libro sia stato accolto dal destinatario, ma sua sorella era commossa da come il messaggio era stato veicolato. Personalmente mi sono sentita molto vicina a questo giovane uomo, ben sapendo quanto si possa soffrire per non poter fare quello per cui si è spesa la giovinezza. Ci ripenso ogni tanto e in cuor mio gli auguro che la vita gli riservi una bella sorpresa, come ha fatto con me concedendomi infine la gioia di scrivere.