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Alia Verba consiglia 5 poesie d'amore

5 poesie d’amore per 5 personalità

Le parole perfette da regalare alla persona che ami. Ce n’è una per ciascuno, perché la poesia parla la lingua dell’anima. Trova le parole su misura per te!

C’è almeno una poesia per ciascuno di noi.
Chi non le ama, semplicemente non ha mai incontrato quella giusta.
La poesia è il profumo che abbiamo dentro, la nostra musica.
Quella ce l’abbiamo tutti; ognuno ne ha una diversa.

Varrebbe la pena cercare quella giusta per noi. Un po’ come cerchiamo l’amore.
Una per ogni momento, per ogni stato d’animo, per ogni incontro.
La colonna sonora della nostra vita.

Qui potete trovare la poesia perfetta da condividere col vostro partner (o da tenere per voi).
Ho scelto 5 poesie d’amore associate a 5 tipi di uomo o donna, ammesso che si possa ridurre le persone a tipi.
Abbiate pazienza, per questa volta, e ditemi.
Riconoscete il vostro amato o voi stessi in una delle 5?

 

Il tipo appassionato

Per chi va di pelle e di sensazione, per chi sente un fuoco dentro
Chi se non Neruda?
Forse non essere è esser senza che tu sia,
senza che tu vada tagliando il mezzogiorno
come un fiore azzurro, senza che tu cammini
più tardi per la nebbia e i mattoni

senza quella luce che tu rechi in mano
che forse altri non vedran dorata,
che forse nessuno seppe che cresceva
come l’origine stessa della rosa,

senza che tu sia, infine, senza che venissi
brusca, eccitante, a conoscer la mia vita
raffica di roseto, frumento del vento,

e da allora sono perché tu sei
e da allora sei, sono e siamo,
e per amore sarò, sarai, saremo.

(LXIX da Sera)

 

Il tipo ironico

Per chi prende la vita con distacco e sa sorridere di tutto, per voi c’è Montale.

Non ho mai capito se io fossi
il tuo cane fedele e incimurrito
o tu lo fossi per me.
Per gli altri no, eri un insetto miope
smarrito nel blabla
dell’alta società. Erano ingenui
quei furbi e non sapevano
di essere loro il tuo zimbello:
di essere visti anche al buio e smascherati
da un tuo senso infallibile, dal tuo
radar di pipistrello.

(da Xenia)

 

Il tipo malinconico

A quelli che amano la pioggia, l’autunno e la nostalgia ho associato Hikmet.

Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
soprattutto se sono ippocastani
soprattutto se passano dei bimbi
soprattutto se il cielo è sereno
soprattutto se ho avuto, quel giorno,
una buona notizia
soprattutto se il cuore, quel giorno,
non mi fa male
soprattutto se credo, quel giorno,
che quella che amo mi ami
soprattutto se quel giorno
mi sento d’accordo
con gli uomini e con me stesso
veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
dei viali d’ippocastani.

(Le foglie morte. Lipsia, settembre 1961)

 

Il tipo spirituale

Per chi ama guardarsi dentro e pensare lontano, per chi frequenta la propria anima.
Il vostro autore è Rilke.

Come posso trattenere la mia anima
perché tu non la sfiori? Come
sollevarla oltre di te verso altre cose?
Ah nasconderla vorrei nel buio
di un perduto esilio, in un punto
muto e ignoto dove non sia più eco
al palpito che sale dalle tue profondità.
Ma tutto, tutto quello che ci tocca, te e me,
ci prende insieme come quando, a un colpo d’arco,
un suono scaturisce da due corde.
Su quale strumento siamo tesi?
E quale violinista ci possiede?
O dolce canto.

(Canto d’amore. 1907)

 

Il tipo complicato

Per chi si sofferma, per chi non si stanca, per chi usa la testa quanto il cuore.
Lui è il mio più amato. Ungaretti.

Rivedo la tua bocca lenta
(Il mare le va incontro delle notti)
E la cavalla delle reni
In agonia caderti
Nelle mie braccia che cantavano,
E riportarti un sonno
Al colorito e a nuove morti.

E la crudele solitudine
Che in sé ciascuno scopre, se ama,
Ora tomba infinita,
Da te mi divide per sempre.

Cara, lontana come in uno specchio…

(Canto. 1932)

Vi siete trovati? Quale poesia siete?

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