Spunti e idee

Storie incredibili e segreti svelati

Fa scrivere un libro per chiederle “Mi vuoi sposare?”

Un libro fatto scrivere su misura per la propria fidanzata, che tra le pagine si è scoperta protagonista della storia che stava leggendo. E in più, la sorpresa: sul finale una proposta di matrimonio unica e romantica. Che resterà nero su bianco.

I libri possono stupire e indignare, toccare il cuore e spaventare. E anche fare proposte di matrimonio, ve lo garantisco.
Quando Vittorio mi contattò mi sentii onorata all’idea che un nostro libro avrebbe avuto una parte tanto importante nella vita di due persone.

Decidemmo che la sua storia vera sarebbe diventata un libro fatto di grandi immagini e poche parole. Solo disegno, solo bianco e nero con il loro gioco di ombre. Perfetti per certe storie lunari, piene di fascino. I disegni di una storia vera sono come foto che nessuno ha scattato, sguardi che sarebbe stato bello fermare nel tempo, e che diventano un libro da sfogliare e sfogliare, come si fa coi ricordi migliori.
Nel libro creato per Vittorio sulla prima pagina c’è una mano di uomo che scrive.
“Non è solo per il gusto di farti un’altra sorpresa. Mi spinge il desiderio di dire il tempo passato con te che le parole, credimi, non sanno raccontare…”

Con queste parole comincia la storia.
Vittorio preparava da tempo uno spettacolo. La data era imminente quando la sua collega, protagonista insieme a lui, dovette rinunciare improvvisamente. Mancava appena un mese e quel ruolo richiedeva doti atletiche non comuni e molta preparazione.
Un problema serio: chi avrebbe potuto sostituirla?
D’un tratto l’allenatore ebbe un’idea, uscì a telefonare e rientrò con buone notizie: un’ atleta di sua conoscenza aveva accettato di salvarli. «Lei è l’unica che può farcela», diceva.
Nessuno del gruppo l’aveva mai sentita nominare, ma tutti speravano che il coach avesse ragione.
Arrivò il giorno delle prove. Mentre Vittorio si preparava sentì aprirsi la porta. Subito non alzò la testa, troppo intento a sistemare i pattini. Di traverso però gli parve che una luce nuova si fosse accesa lì accanto. Si voltò e la vide. Elisa.

Nell’istante stesso in cui il suo sguardo si posò su quella pelle dorata, su quel sorriso azzurro, Vittorio seppe senza ombra di dubbio che qualcosa di fondamentale era cambiato per sempre.
Cercò di avvolgere il tempo, di accorciare le distanze con lei, tra un caffè e tanto duro allenamento.
Ma a separarli c’erano due storie serie, strade già prese con altre persone.
Arrivò il compleanno di Vittorio, in palestra tutti lo festeggiarono: qualche regalo e due baci.
Lei, Elisa, gliene posò uno solo sulla guancia, e tanto basta talvolta a sciogliere un indugio, a creare un legame.
Nel cuore di una notte d’estate si scambiavano dei messaggi, e un po’ per gioco un po’ per sfida Vittorio seguì l’istinto e le propose di incontrarsi.

A quell’ora da lupi e da poeti, se lei voleva. Senza pensare lei scrisse “sì”. Quella notte li travolse una passione che non si poteva più tenere in gabbia, un amore più forte di quello che fino allora avevano chiamato amore.
Per scegliere, si sa, bisogna lasciare. Bisogna trovare il coraggio di dire addio, e i due lo trovarono insieme per chiudere le loro storie sbagliate.
Davanti gli si dispiegò allora il futuro come un tappeto rosso. Finalmente Vittorio poteva camminare nel giorno accanto a lei. Gli sembrava di sognare.
Ma tutto era tanto perfetto da diventare normalità, e Vittorio la pensò scontata e la fece soffrire. Sembrò finita per sempre, e Vittorio ebbe paura. Capì che questa volta non era solo un amore, ma era l’Amore. Perdere questa donna non significava perdere una persona importante, ma la donna della vita. Cercò in ogni modo di riconquistarla, e questo divenne il suo unico pensiero.
Tra le ultime pagine i disegni raccontano di come lei lo perdonò, infine. E le cose stavolta furono diverse.

Sull’ultima pagina, preceduto da poche parole scritte, c’è il ritratto di due sposi sotto un arco avvolto dai rampicanti. Lui, raggiante, tiene sollevata la mano della sposa come la presentasse con orgoglio al mondo intero. Quelle poche parole recitano così:
… Non intendo dare un finale a questo libro, desidero invece che duri per sempre.
Ho fatto un sogno meraviglioso, aspetto trepidante che diventi realtà.

Non ho più saputo se Elisa abbia detto sì, e se gli abiti che abbiamo immaginato somigliassero poi a quelli veri. Mi piace pensare che, come talvolta ci succede, presto ci troveremo a scrivere una fiaba, di quelle che si leggono piano piano, come una ninna nanna.

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