Proposta di nozze, ma senza romanticismo!
Tra le molte richieste che riceviamo quotidianamente ci sono anche diverse situazioni bizzarre! Vi racconto quel che è successo con Attilio.
Attilio desiderava realizzare un regalo originale per una proposta di matrimonio ma con una caratteristica particolare: la totale assenza di romanticismo!
Un fumetto per chiedere a lei di sposarlo!
Mi contattò Attilio, un giovane uomo molto simpatico e affabile. Voleva chiedere alla sua ragazza di sposarlo, magari una cosa basata sul fumetto, ma per farlo voleva qualcosa di divertente, di comico, qualcosa che li prendesse in giro e sottolineasse le loro stranezze e le loro enormi differenze. Ricordo che al telefono dissi “Beh ma magari viriamo sul romantico verso la fine, quando arriverà proprio la fatidica domanda… Sai, le donne possono dire quello che vogliono, ma il romanticismo in certi frangenti piace a tutte” e lui rispose energicamente “No! Di romanticismo non ci deve essere traccia da nessuna parte“.
Imparare a conoscere Lui e Lei per realizzare un regalo indimenticabile!
Mi sono detta “Così sia” con qualche dubbio, finché Attilio non mi mandò una sua descrizione di ognuno dei due, del loro rapporto e delle cose che voleva far risaltare nel libro. Risi a crepapelle, era davvero un quadro divertente, che lui aveva saputo rendere benissimo. Lei, donna selettiva con pochi amici scelti. Lui, aperto a tutti, capace di fermarsi delle mezzore con ogni senzatetto o eroinomane che incrociava la sua strada.
Mi si accese subito una lampadina: prenderli in giro non sarebbe stato difficile, anche se mantenevo qualche riserva perché di solito le persone si prendono in giro volentieri da sole, ma apprezzano meno che lo facciano gli altri. Ma più mi confrontavo col mio cliente più mi rendevo conto che lui era diverso, che si poteva fare per davvero.
La sceneggiatura, la realizzazione, la proposta di nozze su fumetto!
Buttai giù una sceneggiatura di massima che prevedeva dei testi ironici alternati a vignette a colori a tutta pagina. Il libro raccontava dal punto di vista di Attilio una sorta di dilemma filosofico… Come era potuto succedere che due così diversi potessero stare bene insieme? Non aveva risposte la filosofia, non ne aveva la scienza…
L’introduzione si chiudeva con un auspicio “Speriamo che se ne occupi Voyager, ché almeno quelli due cazzate se le inventano sempre”.
A seguire si osservava l’assoluta diversità dei due partendo da dei grandi concetti. Il Concetto di romanticismo, ad esempio: “Cosa c’è di più tenero che passeggiare insieme davanti al mare?” (In una serie di vignette si vede un lungomare romantico; poi solo lei felice che tiene per mano non si vede chi; poi si vede che tiene per mano Attilio che però guarda dalla parte opposta; infine la scena intera: lei perplessa che tiene per mano lui che tiene per mano un senzatetto alcolista messo molto male e lo guarda teneramente)
E così via, con il concetto di puntualità, di serata a casa, di cibo, di umanità…
… Fino al finale in cui lui, pur non avendo trovato risposte, si inginocchia davanti a lei e le fa la sua proposta di nozze, mentre in secondo piano due diseredati si asciugano le lacrime commossi.
Come è andata a finire?
Attilio si è detto contento e ha riso un sacco. Per noi è stato uno dei più bei lavori, l’abbiamo fatto con gusto e grande divertimento. Se la ragazza abbia detto sì non l’ho saputo, ma sono certa che sia andata bene.