Spunti e idee

Storie incredibili e segreti svelati

Tre modelli per raccontare il tuo lavoro e scriverne un libro

Di Stefano Murari


Imprenditori, professionisti, freelance ci contattano spesso perché vogliono scrivere un libro che parli del loro business. Hanno letto o sentito che è un potente strumento di marketing e comunicazione e non vogliono lasciarsi sfuggire questa opportunità.
Il più delle volte ci confessano che, pur avendo capito la potenza di questo strumento, non sanno come procedere. Qualcuno ha una vaga idea, ma non ha ancora messo il progetto nero su bianco; qualcuno non ha nemmeno pensato agli argomenti da trattare, tantomeno sa come organizzare i contenuti del libro. Quasi tutti hanno avuto l’illuminazione — è già un buon inizio! — ma non sanno come procedere. Tra loro ci sono tanti dotati di eccellenti competenze nel loro settore, ma non si sono mai chiesti come potrebbero raccontare sé stessi e la loro professione.

Prima di tutto, partiamo col rispondere ad alcune domande fondamentali, simili a quelle che ci poniamo prima di intraprendere qualsiasi business:

  • qual è il target a cui ci rivolgiamo? qual è il nostro pubblico?
  • che obiettivi vogliamo raggiungere con la pubblicazione del libro?

Le risposte sono diverse per ogni caso, e richiedono un’analisi complessa, che certo non può essere riassunta in poche righe. Certamente nei prossimi post pubblicheremo degli articoli specifici su questi argomenti.

Se invece tu hai già le idee chiare, e conosci i tuoi obiettivi e il tuo target, ti faccio vedere tre modi tanto semplici quanto efficaci per raccontare il tuo lavoro, per scrivere di te e di quello che fai, del settore in cui operi.

1. La superfocalizzazione del prodotto/servizio

Se con un tuo libro pensi di poter penetrare un mercato ampio e generale, dove ci sono centinaia di concorrenti, alcuni anche di grosso calibro, avrai non poche difficoltà. Una valida ma profittevole alternativa è quella di trovare un tema molto specifico del tuo settore. È quello che nel marketing viene chiamato nicchia e micronicchia.
Per fare un po’ di chiarezza, ti faccio qualche esempio.


Pensiamo al grande settore dello sport: all’interno di esso troviamo la nicchia che riguarda la bicicletta e tutto ciò che ruota intorno a essa, dalla vendita, agli accessori, all’abbigliamento. Invece che puntare a questo ambito troppo ampio, restringi il campo. Ci sono vari tipi di bicicletta: quella da corsa per la strada, quella da Mtb e da downhill per la montagna, quelle da cicloturismo. Negli ultimi anni sta spopolando un nuovo genere: parliamo delle gravel, un particolare tipo di bici senza forcella ammortizzata pensata per andare agilmente sia su strada asfaltata che sullo sterrato, e ottima anche per viaggi di più giorni.


Ecco, qui puoi trovare la micronicchia, cioè un sottoinsieme specifico. Se ti rivolgi a un pubblico che possiede o vuole possedere una gravel, e vuole conoscere meglio questo tipo di bici, il tuo libro sarà quel che fa per loro.

Ora un altro esempio da una nostra cliente che svariati anni fa ci aveva richiesto un lavoro di editing. Lei operava nel settore della finanza: nello specifico lavorava nel forex, ovvero nello scambio di valute, e questa è la nicchia.
Prima ancora che tutto il mondo se ne interessasse, lei aveva approfondito e faceva trading con le criptovalute. Bene, questa è la micronicchia.

Per aggiornare i suoi clienti di cosa fosse questa novità e di quali profitti potesse
portare, decise di scrivere un libro informativo proprio su questo. Fu un successo! L’argomento era molto interessante e al contempo ancora inesplorato. Lei fu una delle poche voci italiane a emergere e con il libro acquistò autorevolezza e allargò la sua clientela.

Un ultimo esempio pratico? Questo libro (non è nostro, è solo un caso che ho trovato):

(Secondo te, leggendo la descrizione di questo libro, quali sono settore, nicchia e micronicchia? Scrivilo nei commenti!)

Se pensi che un libro di questo tipo, focalizzato su una specifica area di settore in cui tu hai grande conoscenze e competenze, sia quello che vuoi scrivere, posso darti qualche piccolo consiglio:

  • non dare nulla per scontato, tratta gli argomenti come se dovessi spiegarli a un extraterrestre;
  • usa un linguaggio chiaro, scorrevole e non inutilmente complesso o pomposo;
  • usa immagini o illustrazioni esplicative;
  • dopo una parte informativa, analizza quali sono i problemi o le criticità, e quali soluzioni tu, il tuo prodotto o il tuo servizio portate;
  • immedesimati sempre in chi legge: quali sono le sue paure? Quali sono le sue speranze? Anticipalo e risolvi ogni suo dubbio.

Racconta la tua vita

Gli esseri umani si sono interessati da sempre alle vite altrui e agli insegnamenti che esse trasmettono. Biografie e autobiografie tutt’oggi vendono molto. Ma non pensate che solo personaggi come Steve Jobs o Nelson Mandela possano anelare a scrivere la loro storia.

Raccontare la propria vita, soprattutto se si è oltrepassata una certa età, può essere la soluzione migliore per mettere in luce il proprio percorso di crescita e formazione. Avrai la possibilità di evidenziare gli errori da cui hai imparato, ma soprattutto i tuoi successi. Inserire la tua carriera lavorativa all’interno di una cornice narrativa ti dà la possibilità di alleggerire gli argomenti trattati, che a volte possono essere fin troppo tecnici.

Attraverso aneddoti ed esperienze puoi divertire il lettore e diffondere un senso di positività e leggerezza, anche trattando di argomenti apparentemente freddi e senz’anima.
Aprire il tuo cuore e raccontare cosa hai vissuto e imparato, anche al di là del lavoro, sviluppa nei tuoi futuri clienti un senso di fiducia. Sanno che possono avvicinarsi a te perchè anche tu sei un semplice essere umano esattamente come loro e anche tu hai condiviso i loro stessi problemi.

Se hai deciso di mettere su carta la tua vita, ecco i miei consigli:

  • compra 2-3 autobiografie di personaggi celebri moderni e leggitele, stando particolarmente attento alla struttura, al tono di voce, a quali fatti hanno deciso di raccontare;
  • pensa sempre a qual è il tuo obiettivo finale, quello che vuoi raggiungere con la pubblicazione del tuo libro;
  • sviluppa un concetto base, un’idea chiave attorno a cui ruota l’intera storia. Qual è la chiave di lettura della tua vita?;
  • fatti uno schema. Io adoro creare una linea della vita: prendo 2-3 fogli, li unisco insieme con lo scotch, poi tiro una lunga linea dove segnerò gli anni, dalla mia nascita all’attuale. Lì inizio a scrivere i miei ricordi, gli eventi, i successi e i fallimenti. Posso così avere una visione d’insieme da avere sempre davanti agli occhi;
  • gioca con il tempo della storia. Scrivere sulla propria vita non significa per forza narrare i fatti in ordine cronologico. Pensa: come vuoi raccontare i fatti? Potresti partire dalla fine e solo dopo andare alle origini. Oppure potresti saltare da un evento all’altro in modo casuale. Ancora, puoi seguire un argomento chiave che è stato ricorrente e che ritieni fondamentale per te.
  • falla leggere a più persone: ti daranno una visione più oggettiva, quella che tu ovviamente non puoi avere.

Se vuoi leggere una autobiografia, la mia preferita è quella di Marina Abramovic “Attraversare i muri”, illuminante e appassionante:

Racconta un tuo successo

Può darsi che tu voglia fare qualcosa di più agile e narrativo di un manuale o di un saggio. È possibile che non ti senta di narrare la tua intera vita, o magari sei troppo giovane per ottenere un testo abbastanza sostanzioso. Anche qui c’è una soluzione: raccontare un tuo progetto, un tuo successo, un evento significativo che ha saputo dare una svolta alla tua carriera.
A tutti piace sentire storie vincenti: ci motivano, ci danno energia e voglia di fare, di emularle. Ascoltare queste vittorie porta a dare maggiore fiducia a chi le narra. Mettere in luce solo gli aspetti positivi della propria esperienza lavorativa — senza risultare tronfi! — è la soluzione se vogliamo tralasciare periodi di vita privi di eventi significativi. Inoltre concentrerà l’attenzione dei lettori sulle nostre peculiarità, che diventeranno il nostro cavallo di battaglia. Puntando sui nostri successi puntiamo sulla nostra unicità. Questa nostra singolarità sarà l’elemento di differenziazione dai nostri competitor, e farà sì che un potenziale cliente scelga noi piuttosto che un’altra persona.

Se scegli questo modello di narrazione:

  • usa un tono e uno stile accattivante;
  • non trascurare nessun aspetto del tuo percorso: parla di cosa hai incontrato durante la strada, cosa ti ha fatto crescere, quali sono stati i tuoi mentori;
  • tieni sempre in mente qual è l’elemento che ti differenzia dagli altri e fanne la tua chiave di lettura;

Questi sono solo tre dei modelli che puoi scegliere. Ce ne sono molti altri: il manuale su come intraprendere la tua stessa professione; una guida per insegnare ai tuoi lettori qualcosa di utile; raccolte di consigli, e così via.
Ho scelto di parlarti di questi tre perché sono quelli più semplici da realizzare e che tu stesso puoi provare a scrivere fin da ora. Non lasciarti scoraggiare. Ricorda: ogni libro, anche il più grande e complesso, è iniziato con una semplice frase.
Allora su, prendi carta e penna, accendi il computer e vai!

E se hai qualche domanda o vuoi raccontarci un tuo progetto, scrivici!


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